Dopo decide di CV e decide di candidature inviate, finalmente hai ricevuto quella telefonata: un’azienda vuole incontrarti, e ti ha fissato un primo colloquio! E adesso?

Devi sapere che solitamente l’iter di selezione per una posizione lavorativa prevede più di un colloquio, di solito sono due step se non addirittura tre (o più, dipende dalla complessità dell’azienda e di solito dalla seniority della posizione).

Il primo colloquio solitamente viene svolto con una persona delle Risorse Umane, sia questa interna all’azienda in cui potresti andare a lavorare oppure esterna, ovvero un recruiter di una terza società incaricato di fare una prima selezione. Poco importa, il tuo obiettivo resta quello di fare un’ottima impressione e superare questo primo step.

Il primo colloquio è molto importante per un candidato: non solo perché, non superandolo, non si andrebbe avanti con l’iter, ma principalmente perché ha molta importanza l’impressione che si fa al selezionatore e la valutazione che si riceve da un punto di vista personale, e non tecnico. Mentre sugli aspetti tecnici è possibile che ci siano candidati oggettivamente migliori, dal punto di vista personale e motivazionale tutti i candidati partono dallo stesso punto. Hai quindi esattamente le stesse chances di chiunque altro per superare questo primo colloquio: dipende tutto da te e da come ci arrivi preparato e motivato!

Il colloquio con le risorse umane è strutturato all’incirca in tre parti:

  1. Una parte di presentazione del profilo del candidato: il selezionatore, partendo dal CV, percorrerà la carriera formativa e professionale indagando sulle motivazioni delle scelte e sulle principali attività svolte nelle esperienze intercorse
  2. Una parte di intervista al candidato riguardo alle motivazioni che l’hanno portato a candidarsi: il selezionatore si concentrerà sul perché ci si sta candidando per quella precisa posizione proprio in quell’azienda.
  3. Una parte di analisi della persona: è probabile che, attraverso casi-studio o situazioni lavorative verosimili (non tecniche) vengano testate le soft-skill del candidato e le sue abilità interpersonali.

Inoltre, è frequente una veloce presentazione dell’azienda da parte del selezionatore. Attenzione però, potrebbero anche chiedere allo stesso candidato cosa conosce dell’azienda in cui vorrebbe lavorare!

Come si può vedere, un colloquio con un esperto di risorse umane è tutt’altro che facile! Per quanto non sia nell’interesse del selezionatore tendervi trabocchetti o domande con significati nascosti che servono ad “eliminarvi”, è assai frequente che questo step sia quello più “bloccante” nel corso di un iter di selezione. Tant’è che solo il 5-10% dei candidati viene poi portato allo step successivo, il colloquio tecnico.

Se ti stai chiedendo come aumentare le tue possibilità di superare il primo step di selezione per il tuo prossimo lavoro, dovresti porti queste domande:

  • Perché è necessario “studiare” e informarsi sull’azienda per cui ti stai candidando? Cosa devo imparare dell’azienda e della posizione per cui mi sto candidando?
  • Che cosa devo raccontare delle mie esperienze, e che cosa devo evitare di dire?
  • Che cosa devo raccontare delle mie qualità, e in che modo posso farle risaltare nell’ambito professionale? E che cosa devo evitare di dire?
  • Come rispondere a quelle domande tipiche del colloquio che mettono in difficoltà tutti i candidati?
  • Perché è necessario a tua volta fare domande al selezionatore? Quali sono le domande migliori da fare in questa fase?
  • Quali domande porre già adesso, e quali porre in un secondo momento?
  • Stipendio: quanto esporsi già in questa fase?

Non rischiare di arrivare impreparato. Preparati nel modo migliore, ricorda che ogni potrebbe colloquio necessitare anche di diverse ore di preparazione.

Se pensi di avere bisogno di una mano per creare un metodo di preparazione, o per prepararti ad uno specifico colloquio, scrivimi!